Bolzano: Impulsi(vi)2 - Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige e sviluppo rete CAG

26 Febbraio 2016

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Sono sei i business model selezionati dalla commissione d’esperti per accedere alla seconda fase del progetto Impulsi(vi)2 - Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige Südtirol, che punta allo sviluppo di imprese innovative e sostenibili nel settore creativo/culturale. Il progetto è sostenuto dal Dipartimento cultura italiana della Provincia.

I futuri imprenditori che hanno presentato i business model, le idee d’impresa selezionate dalla commissione d’esperti sono: Erika Baffico, Irene Ammaturo, Mattia Arcaro, Margaux Cicali con Silvia Potente, Andrea Frison e Federica Trama. I settori nei quali questi giovani vorrebbero aprire nuove iniziative sono i più vari: dal design di prodotto alla comunicazione.

Con l’avvenuta selezione dei primi sei business model il progetto “Impulsi(vi)2 – Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige Südtirol” entra nella seconda fase in cui per lo sviluppo delle sei idee selezionate nell’ambito di un percorso formativo saranno forniti strumenti tecnici e consulenza per la realizzazione del business plan d'impresa. La conclusione del percorso è prevista a metà giugno 2016 con un evento aperto a tutta la cittadinanza.

Ideato dall'Ufficio Servizio Giovani del Dipartimento Cultura italiana della Provincia il progetto viene realizzato da Irecoop Alto Adige Südtirol in sinergia con altri enti. L’obiettivo perseguito è quello di offrire strumenti concreti e consulenza specialistica per trasformare idee e progetti in imprese creative/culturali.

"Con questo percorso innovativo - come afferma l'assessore provinciale alla cultura e politiche giovanili in lingua italiana Christian Tommasini - vogliamo dare strumenti concreti ai tanti giovani che della cultura e della creatività faranno il proprio progetto di vita e al contempo offriranno nuove soluzioni per lo sviluppo personale dei cittadini e per quello del territorio".

Impulsi(vi)2 – Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige Südtirol a metà febbraio ha chiuso la prima fase. Si è trattato di un percorso molto partecipato, che ha trovato l’interesse di oltre venticinque giovani altoatesini e li ha accompagnati alla creazione del business model della loro idea imprenditoriale. La motivazione all’apprendere competenze economiche e gestionali ha permesso a persone con una formazione umanistica/creativa (laureati in lettere, sociologia, storia dell’arte, architettura) di conoscere ed applicare i rudimenti tecnici di base al fine di comprendere la sostenibilità di un’iniziativa imprenditoriale.

Il risultato sono stati 18 business model di nuove iniziative imprenditoriali consegnati per la valutazione alla commissione composta da: Andrea Grata - Presidente di Irecoop AAS, Claudio Andolfo - direttore dell’ufficio Servizio Giovani della Provincia, Giorgio Tavano Blessi - docente universitario, Karin Pichler - responsabile dell’ufficio ricerche brevetti e marchi della Camera di Commercio di Bolzano e Luca Barbieri, responsabile di AltoAdigeInnovazione.it. Unanime è stata la decisione degli esperti e sei i business model selezionati per accedere alla seconda fase del progetto.

Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano

Mantenere e sostenere rete attività giovanile Il Programma 2016 a sostegno dell'attività giovanile per il gruppo linguistico tedesco sono stati presentati oggi, 24.02, provinciale Philipp Achammer alla presenza del collega di Giunta Florian Mussner che ha parlato dell'attività giovanile per il gruppo ladino. Entrambi hanno sottolineato il ruolo imprescindibile dell'attività rivolta ai giovani e del valore che la Giunta le attribuisce.

A 33 anni dall'approvazione della legge provinciale sul finanziamento delle attività rivolte ai giovani in provincia di Bolzano opera, all'insegna del concetto di sussidiarietà, una fitta rete connessa di servizi, che come ha fatto presente l'assessore provinciale Philipp Achammer svolge un ruolo imprescindibile e capillare e che deve essere mantenuta e sostenuta. Per citare dei dati sono 237 le persone impiegate come attività professionale principale, oltre 10mila sono quelle che prestano attività di volontariato; la rete si compone di 20 Servizi giovani a livello di comprensori, 50 Centri giovani, 11 organizzazioni giovanili.

Servizi giovani e Centri giovani vengono finanziati al 50 per cento dalla Provincia e al 50 per cento dai rispettivi Comuni; l'attività delle Organizzazioni giovanili viene finanziata fino all'80 per cento con finanziamenti provinciali. Grazie a questa rete i giovani altoatesini dispongono di personale in grado di garantire loro ascolto, orientamento e accompagnamento in una fase della vita molto delicata, aiutandoli a divenire autonomi e responsabili e a sviluppare progetti ed idee, preparandoli all'incontro e alla comprensione della realtà sociale sempre più complessa.

A 6,1 milioni di Euro ammonta il budget messo a disposizione per il finanziamento del Programma annuale a sostegno dell'attività giovanile per il gruppo linguistico tedesco nel 2016, approvato di recente dalla Giunta provinciale. Come ha detto l'assessore Achammer, anche nel 2016 si cercherà di proseguier con gli interventi riferiti alle strutture.

Il Programma 2016 per il gruppo linguistico ladino è stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale. 300mila Euro lo stanziamento. Come ha fatto presente l'assessore proviciale competente Florian Mussner due i punti indicati dai giovani ladini come prioritari: il completamento del punto servizi in località Picolin e interventi in favore ai giovani nel settore edilizia abitativa. Il punto servizi a Picolin consentirebbe ai ragazzi e alle ragazze della val Badia di non lasciare la valle per lavorare; infatti, da lì potrebbero operare in telelavoro per i servizi provinciali dove sono ancora molti i posti di lavoro disponibili riservati al gruppo linguistico ladino secondo la proporzionale. Attraverso il modello di "Bausparen" posto in essere grazie alla Provincia e anche con la messa a disposizione di terreni pubblici l'obiettivo perseguito è quello di consentire ai giovani opportunità abitative in valle a prezzi ragionevoli.

Gli assessori Achammer e Mussner hanno posto in evidenza il valore che la Giunta provinciale attribuisce all'attività giovanile e l'importanza della collaborazione tra politica e giovani e gruppi linguistici per affrontare tematiche attuali quale quella dell'immigrazione ed evitare il ritorno dei confini: l'attività dei giovani rompe e supera i confini.

Le esperienze raccolte e delle prospettive secondo il punto di vista dei Servizi giovani sono state illustrate da Gernot Psenner direttore del Servizio giovani Bolzano-circondario e Lukas Stuefer del medesimo, e da Michael Peer del Jugendring.

Fonte: regioni.it